· AGEVOLAZIONI FISCALI

Attualmente l’unica agevolazione fiscale per chi investe tramite il crowdfunding è quella che prevede la detrazione del 50% del capitale investito in massimo tre anni per chi investe in start-up o PMI innovative. L’investimento però deve essere effettuato esclusivamente in equity capital (e non nel debt capital) e l’immobilizzo deve durare almeno per tre anni.
Considerato che i portali pubblici di crowdfunding autorizzati CONSOB (giacché proponenti offerte di terzi per investimenti a favore dell’equity capital societario), in pratica, non prendono più in considerazione start up nel primo anno di attività poiché preferiscono, ovviamente, favorire società consolidate che offrano maggiori garanzie agli investitori; considerato altresì, che l’immobilizzo per un triennio in una start up che si proponga direttamente a potenziali investitori, senza il passaggio per un portale, alla ricerca di soci con soli diritti patrimoniali rappresenta un rischio effettivamente elevato, possiamo affermare che anche questo tipo di agevolazione presenta ben pochi esiti pratici.

Altre agevolazioni per il debt capital al momento non esistono. Avremo comunque cura di aggiornarvi su eventuali evoluzioni positive della materia.
Per quanto attiene l’equity capital (e la possibilità di detrarre il 50% dell’intervento effettuato) la Uni.co.live non può ovviamente trascurare la possibilità di inserire nella propria società soci di tipo “B” dando il via a un eventuale aumento di capitale a scadenza; questo tipo di soci, tuttavia, non possono essere ricercati tramite portale di crowdfunding (se non attraverso i portali terzi autorizzati dalla CONSOB) per cui ogni informazione a riguardo potrà essere data solo in via privata – e in trattativa riservata – e non su questo portale riservato al debt capital.

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